E’ da diverso tempo che desidero scrivere un post sul gaslighting, per
questo motivo interrompo temporaneamente la serie di articoli sulla terapia
occupazionale su cui ho ancora tantissime cose da scrivere. Il mio interesse
per l’argomento e’ nato qualche anno fa quando mi sono trovata a collaborare
con un équipe multidisciplinare che aveva in carico un difficile caso di
condizionamento e violenza su cui gravava il sospetto di un tentato
gaslighting. La vittima era una signora poco piu’ che quarantenne il cui marito
sembrava voler far ricoverare in modo da poter vivere una nuova vita con una
nuova compagna senza alcun obbligo legale o economico. Nonostante le violenze fisiche
e psicologiche e’ stato veramente difficile convincere il soggetto a percorrere
una nuova strada. A distanza di un paio d’anni fortunatamente il caso ha avuto
un esito positivo. Ma torniamo al gaslighting, mi preme sottolineare come
questo scritto voglia avere un carattere meramente divulgativo, non e’ dedicato
agli addetti ai lavori ma alle siora Maria che teme che la propria vicina di
casa stia subendo una violenza psicologia...
Con il termine gaslighting si intende generalmente una violenza psicologica
sottile e ripetuta nel tempo in modo quasi quotidiano. Esistono molti tipi di
gaslighting a seconda del caso in cui la
violenza venga perpetrata da piu’ persone e del contesto, ma generalmente
parliamo di un tipo di violenza psicologica dove l'autore del reato supporta
fatti e informazioni falsi rendendo la vittima dubbiosa sulla propria memoria e
capacita’ di percezione. Un segno di abuso non sempre facilmente identificabile.
Gli effetti del gaslighting sono devastanti e talvolta i sintomi posso assumere
i contorni di quelli di una malattia fisica: astenia, perdita di appettito,
sensazione di pesantezza. Da un punto di
vista psicologico il soggetto smarrisce il senso della propria vita e arriva
sull'orlo della depressione. Le ultime
teorizzazioni sul tema parlano di casi di gaslighting individuabili anche al di
fuori della famiglia, come ad esempio sul lavoro e in generale nella sfera
delle relazioni interpersonali. Si parla di maltrattamenti fra colleghi e da
parte dei superiori. E’ stata anche fatta una classificazione da parte dello
Psicologo Albert Beirsten che parte dal
pressupposto che il malversatore sia una sorta di "succhiatore di
energia" ovviamente in senso negativo (questa teoria non e’ molto vicina
alle mie corde, foss’altro per il richiamo ai vampiri di gran moda in questi
anni, la riporto solo per completezza). E 'difficile distinguere il
gaslighting, però rompere il silenzio è d’obbligo per combattere questa
violenza psicologica.
CENNI STORICI:
Il Gaslighting è una forma di manipolazione psicologica basata sulla
distorsione selettiva delle informazioni, con l'intenzione di far si che la vittima
metta in dubbio le proprie percezioni, ricordi e la stessa sanità mentale. I casi
di gaslighting possono variare da semplici smentite di chi ad esempio ha
commesso un abuso, fino al completamento di autentiche strategie predefinite con
l'intenzione di ingannare la vittima fino a portarla alla pazzia. Il termine è
stato usato anche in letteratura clinica. Il nome gaslighting deriva da un film
del 1938 intitolato Gas Light dove il protagonista intenta un’autentica
manipolazione psicologica nei confronti della moglie. Per perpetrare i suoi
progetti utilizza anche la negazione di aver acceso le luci delle lampade a gas
(da questo deriverebbe il termine gas light appunto).Questo film ebbe subito un
impatto molto forte tant’è che in pochissimi anni vennero fatti due remake uno
dei quali con Ingrid Bergam (il cui titolo venne tradotto in Italiano con “angoscia”).
Il film racconta di un marito che cerca di convincere sua moglie (ed i
conoscenti della coppia) che lei è pazza attraverso la manipolazione di piccoli
elementi del loro ambiente (e poi ovviamente negando di averlo fatto ed
affermando che è lei che ha sbagliato o che si ricorda le cose in modo non
corretto). Il titolo deriva dall'oscuramento delle luci alimentate da gas nella
casa della coppia, che è accaduto quando il marito stava usando le luci in
soffitta, mentre cercava degli oggetti preziosi.
Il termine "gaslighting" è utilizzato abbastanza diffusamente dal
1960 per descrivere la manipolazione del senso della realtà. La psicologa
Martha Stout sostiene le tecniche di gaslighting vengono frequentemente
utilizzate da sociopatici e psicopatici. I manipolatori spesso trascendono i
costumi sociali, violano le leggi ed in genere sono dei grandi bugiardi, ma possiedono anche un grande
fascino ed una grande abilità nel negare la realtà e nel nascondersi.
I due psicologi Gertrude Gass e William C. Nichols usano invece il termine
per descrivere una dinamica osservata nel prosieguo di situazioni di infedeltà
coniugale: la persona tradita e colpita da manipolazione arriva presto ad un
tracollo caratterizzato da autentiche "crisi di nervi" giungendo nei
casi peggiori al suicidio.
Il Gaslighting può verificarsi anche nei rapporti tra genitori e figli, un
genitore o entrambi cercano di minare le percezioni del malcapitato.
Alcuni dei casi clinici studiati da Freud sono stati poi classificati come casi
di gaslighting. Nel 1981 Calef e Weinshel sostengono che il gaslighting preveda
la proiezione e introiezione dei conflitti psichici derivati dal rapporto con l’aggressore
da parte della vittima, un tipo davvero molto particolare di transfert di conflitti mentali potenzialmente dolorosi. Gli
autori cercano inoltre di esplorare i motivi per cui le vittime possono avere una
tendenza a “integrare e assimilare” tali conflitti e concludono dicendo che il processo
di gaslighting può essere molto complesso e altamente strutturato e può
comprendere molti elementi dell'apparato psichico.
To be continued…
E 'for some time that I want to write a post on
gaslighting, why interrupt temporarily the series of articles on occupational
therapy which I still have many things to write. My interest in the subject and
'born a few years ago when I found myself working with a multidisciplinary team
that was in charge of a difficult case of wrapping and violence on which hung
the suspicion of an attempted gaslighting. The victim was a lady a little more
'forties whose husband seemed to be hospitalized in order to live a new life
with a new partner without any legal or economic. Despite the physical and
psychological violence and 'was really hard to convince the party to travel a
new road. After a couple of years fortunately the case had a positive outcome.
But back to gaslighting, I would stress that this paper wants to have a purely
informative, not 'dedicated to professionals but to Signora Maria who fears
that his neighbor is suffering violence psychology ...
The term gaslighting generally means a subtle
psychological violence and repeated over time so almost daily. There are many
types of gaslighting as the case in which violence is perpetrated by more
'people and the context, but generally speak of a kind of psychological
violence where the offender supports the facts and making false information
doubting the victim on his memory and capacity 'of perception. A sign of abuse
are not always easily identifiable. The effects of gaslighting are devastating
and sometimes the symptoms can take on the contours of those of a physical
illness: fatigue, loss of appetite, feeling of heaviness. From a psychological
point of view the subject loses the sense of their lives and come to the brink
of depression. The latest theories on the subject speak of cases of gaslighting
detectable even outside of the family, such as at work and in general in the
sphere of interpersonal relations. It speaks of abuse among colleagues and
superiors. E 'was also made a classification by the Psychologist Albert
Beirsten that starts from pressupposto that the embezzler is a sort of
"sucking energy" obviously in the negative (this theory is not' very
close to my strings, if only for the call vampires rage in recent years, the
report only for completeness). It 'hard to distinguish the gaslighting, however
break the silence is a must to combat this psychological violence.
BRIEF HISTORY:
The Gaslighting is a form of psychological
manipulation based on selective distortion of information, with the intention
to ensure that the victim would question their perceptions, memories and very
sanity. Cases of gaslighting can range from simple denials of those who
committed such abuse, until the completion of real strategies default with the
intention to deceive the victim to take her to madness. The term was also used
in the clinical literature. The name derives from a gaslighting film of 1938
titled Gas Light where the protagonist intent genuine psychological
manipulation towards his wife. To perpetuate his projects also uses the denial
of turning on the lights of the gas lamps (from this derives the term gas light
in fact) .This film had suffered a huge impact so much so that in a few years
were made one of two remakes which with Ingrid Bergam (whose title was translated
into Italian with "distress"). The film tells of a husband who tries
to convince his wife (and acquaintances of the couple) that she is crazy
through the manipulation of small elements of their environment (and of course
denying that I did and saying that it is you who has made a mistake or that
remember things incorrectly). The title comes from the dimming of lights
powered by gas in the couple's home, which happened when her husband was using
the lights in the attic, while searching for valuables.
The term "gaslighting" is used quite
extensively since 1960 to describe the manipulation of the sense of reality.
The psychologist Martha Stout claims gaslighting techniques are frequently used
by sociopaths and psychopaths. Manipulators often transcend social customs,
violate the laws and in general are great liars, but also possess a great charm
and a great ability to deny reality and in hiding.
The two psychologists Gertrude Gass and William C.
Nichols instead use the term to describe a dynamic observed later in situations
of marital infidelity: the person betrayed and struck by manipulation comes
early to a meltdown characterized by authentic "nervous breakdown" in
cases coming worst suicide.
The Gaslighting can also occur in the relations
between parents and children, a parent or both seek to undermine perceptions of
the victim.
Some of the clinical cases studied by Freud were then
classified as cases of gaslighting. In 1981 Calef and Weinshel argue that the
gaslighting provides the projection and introjection of psychic conflicts
derived from the relationship with the aggressor from the victim, a very
particular type of transference of mental conflict potentially painful. The
authors also endeavor to explore the reasons why victims may have a tendency to
"integrate and assimilate" such conflicts, and conclude that the
process of gaslighting can be very complex and highly structured and can
include many elements of the psychic apparatus.
To be continued ...
Nessun commento:
Posta un commento